Ciao ragazzi, come promesso è ora di raccontare un po' di impressioni di questi primi giorni in California, prima che anche le sensazioni e i ricordi svaniscano nella routine giornaliera che inizierà a breve anche per me.

Il primo impatto che ho avuto quando sono arrivato qui è che tutto è HUGE. Non c'è altra parola che descriva meglio questa sensazione: grande o enorme non rendono il senso di grandezza che si ha guidando su un'autostrada a 5 corsie con una berlina che, tra le macchine da queste parti, è la più piccola. "Hey dude, that's HUGE!" Così come sono sterminati i paesaggi, le bellissime foreste e l'oceano da queste parti, allo stesso modo lo sono le strade e altrettanto grande è ogni cosa che mi circonda qua. Chiedi un gelato piccolo e ti danno una botta di calorie che fai fatica a finire, il cibo e tutto è sproporzionato per un europeo. Posso capire i loro problemi alimentari, non sono problemi di cattiva alimentazione per la maggior parte - almeno qui in California

  • ma di troppa alimentazione!

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Clark è stato il mio primo couchsurfer. Dopo un viaggio piuttosto travagliato, una freeway attraversata con una sensazione di libertà tra le distese di foreste che coprono la bay area, sono arrivato a Santa Cruz. Giro un po' di strade per arrivare "downtown" e cercare l'ufficio informazioni per ottenere una mappa, che trovo immancabilmente chiuso. Chiamo Clark da un payphone locale: "Hi I'm Alessandro" "Hey boy where are you? (dude this one is smart, he just arrived and already has a phone number from Santa Cruz!)" "I went downtown to the information office to get a map but it's closed, could you give me directions?" [..] Ok vi risparmio tutta la descrizione, vi basti sapere che ho scoperto che esistono 2 Mettinson Lane, una dalla parte opposta dell'altra rispetto all'autostrada, a cui si arriva rispettivamente da Ocean Street e Ocean Drive, e ovviamente ho preso quella sbagliata! Ma per capirlo ho dovuto prima interrogare una vecchietta del posto che, molto disponibile, mi ha dato indicazioni per prendere la strada giusta.

Clark è un tipo un po' yankee, sulla cinquantina, stempiato, capelli corti marrone chiaro, occhi verdi profondi, con due figli e una fidanzata, Maria, una donna anche lei sui suoi cinquanta, di origini latinoamericane, che vive a San Jose. Dove siamo andati a cenare la prima sera. Sono stati molto ospitali, mi hanno offerto subito da bere una buona birra, mentre preparavano da mangiare ho incontrato i genitori di Maria - il padre era di origini italiane - suo figlio Chris e il gruppo di amici che, ho scoperto poi, hanno fatto anche loro l'EAP in Spagna. Erano tutti entusiasti di avermi ospite, interessati a conoscermi e molto disponibili. Mi hanno fatto sentire a casa sebbene fossi dall'altra parte del mondo, cenando assieme e discutendo a tavola come ogni buona famiglia, mi hanno fatto sentire parte della famiglia. È stata una sensazione impagabile!

"Sounds good" - Clark è come un padre per me. Mi ha consigliato, mi ha dato indicazioni e mi ha aiutato a risolvere le questioni burocratiche più urgenti, rimanendo sempre disponibile per qualsiasi cosa avessi bisogno. L'ho reincontrato la quarta sera, quando sono andato da lui a fare una carbonara e passare la serata in compagnia di lui, suo figlio e sua sorella Kathy,appena tornata dalle Galapagos, la quale si occupa della distribuzione dei fondi alla ricerca nel dipartimento di Ingegneria (e quindi molto vicina anche al corso di computer science), che si è proposta di assistermi nella scelta dei corsi e di aiutarmi per qualsiasi questione burocratica. Ragazzi, couchsurfing è una figata pazzesca! "you should defintely try it". Non avrei mai avuto modo di incontrare una persona del genere e farci amicizia andando in uno stupido motel a passare un paio di notti in solitudine alla ricerca di un posto dove vivere. Senza contare tutti gli altri incontri interessanti che ho avuto questi giorni.

Cucinare una carbonara "normale" può essere un compito faticoso se al supermercato non riesci a ottenere meno di un chilo di pancetta, rigorosamente pepata, e una dozzina di uova. Ma appunto, come vi dicevo prima, qui è tutto huge, per cui bisogna accontentarsi. Ho spiegato a Clark che gli stavo facendo una pasta in cui si mette l'uovo crudo col grana a fine cottura e lui deve avermi preso per pazzo. Mi ha confessato dopo che pensava che fosse una schifezza, che l'avrebbe mangiata per non essere scortese e che mi avrebbe fatto un po' di complimenti di circostanza. Ma appena l'ha assaggiata: "Hey dude! that smells good! this is awesome!". Insomma, se volete stupire qualcuno con un buon piatto italiano che non siano le lasagne o i maccheroni che conoscono dappertutto fate una carbonara!